Il monitoraggio non invasivo dei valori di saturazione d’ossigeno è importante sia in corso di emergenze sanitarie sia in ambito domestico, per valutare rapidamente la necessità di ricorrere alla ventilazione assistita.

Le situazioni in cui maggiormente viene utilizzato sono: Valutazione della funzionalità respiratoria generale del paziente nel corso di visite mediche specialistiche. Rilevamento costante del grado di saturazione e della FC di pazienti ospedalizzati. Tracciare in maniera costante – anche presso il domicilio – i parametri di pazienti affetti da malattie delle vie aeree, come: BPCO; bronchite cronica; asma bronchiale; polmonite; altre malattie polmonari e pleuriche.

Monitorare la saturazione dell’emoglobina in pazienti con sindrome delle apnee nel sonno. Valutare la funzionalità respiratoria in pazienti fumatori. Determinare la presenza o meno di eventuali danni alla funzionalità respiratoria in pazienti esposti ad inquinanti.

Come è noto, CoVid-19 attacca le vie aeree profonde ed è quello che può provocare le pericolose polmoniti atipiche. I medici chiedono a chi è in isolamento a casa di monitorare l'eventuale difficoltà respiratoria che potrebbe essere preludio di un aggravamento e del successivo ricovero.

Per un utilizzo efficiente di beOXYGEN è sufficiente che le dita siano calde: sfrega bene ed inseriscine uno all'interno del dispositivo tramite l'assposita chiusura a molletta.

beOXYGEN è un mezzo indispensabile per aiutare a monitorare lo stato di salute. Con il saturimetro, infatti, si misura la saturazione di ossigeno dell'emoglobina presente nel sangue (definita con la sigla "SpO2"). In altre parole, si verifica come sta andando l'ossigenazione del sangue. Valori superiori a 95% indicano che i polmoni stanno lavorando bene.